…quando si tratta l’argomento “allevamento” si rischia sempre di urtare la sensibilità dei più, soprattutto alla luce di quello che si vede sui social e del fatto che l’argomento “profitto” prende il sopravvento su tutto, anche sul benessere e sulla dignità di qualunque essere vivente…..bene, per noi non è così.
Ovviamente la nostra attività nasce allo scopo di produrre alimenti di qualità e questo non può non passare anche dal benessere degli animali che alleviamo. Le nostre scrofe hanno spazi, dieci volte superiori a quelli previsti dalla normativa europea, in cui possono partorire e i piccoli appena nati non vivono all’interno di fredde gabbie di acciaio ma possono scorrazzare in questi box insieme alla loro mamma e giocare con la paglia ( sotto prodotto ricavato dalla coltivazione del grano “cappelli” prodotto in regime di BIO direttamente in azienda).
L’accoppiamento delle scrofe avviene in ampi spazi all’aperto e in maniera assolutamente naturale, con la presenza di due verri (il maschio riproduttore) e solo quando, circa tre mesi dall’accoppiamento, si è in procinto di partorire, le scrofe vengono spostate nei box al coperto dove gli viene garantita pulizia e il giusto tepore affinchè i piccolini, appena nati, possano godere di un ambiente confortevole.
Al momento dello svezzamento ( fase in cui i piccoli, ormai in grado di alimentarsi da soli, vengono separati dalla mamma) i lattonzoli vengono lasciati liberi all’aperto in un boschetto di circa 5.000 mq e solo quando raggiungono il peso prossimo alla trasformazione vengono spostati in stalla avendo sempre a disposizione ampi spazi.
Comprendiamo benissimo che questa sia la parte brutta della filiera da cui non si può prescindere ma noi abbiamo voluto dare, anche a questa fase, la giusta umanità facendo in modo che tutte le nostre attività siano interconnesse e tutte finalizzate alla realizzazione di prodotti di nicchia ma di qualità. Questo modo di allevare, ormai desueto, ma che si rifà un po alle piccole realtà contadine di un tempo, risulta sicuramente sostenibile ma non dobbiamo aspettarci grandi numeri e sicuramente dobbiamo considerare costi superiori ecco perchè la nostra politica, e cioè, quella di rivolgerci direttamente al consumatore finale,ci permette di tenere sotto controllo di prezzi di vendita.
Si comprende chiaramente che questa metodologia comporta un allungamento dei tempi dovuto al fatto che i nostri maiali, avendo la possibilità di muoversi, consumano più energia, consumano più cibo, e le scrofe si accoppiano solo due volte all’anno…perchè un suinetto raggiunga il peso ideale per la trasformazione da noi ci impiega non meno di 15 mesi, neglia allevamenti di tipo intensivo/industriale i tempi si riducono alla metà.